L'INIZIO DELLA NOTTE Era quasi L’INIZIO DELLA NOTTE tungsteno e silicio illuminano una pozzanghera spazio della mia danza e mentre rivolgo il canto verso l'invisibile muto Zenit, la terra dipinge il suo, il nostro cielo come un quadro di Van Gogh e taccio, con gl'occhi gonfi di stupore
L’amore è d….. Informità sillabiche, vorticano rantoli di piacere onomatopeiche estasi fin dove le membra vibrano fin quando il piacere sazierà il corpo. intrecciamo con le nostre sudate acide movenze arazzi di intimità e baciami tra le fronde fresche la notte.
CONCEPIMENTO Occhi d’India esotici sudati odori… l’indaco del tuo meriggio sospiri ebbri di felicità oltre il limite mi nascondo ricordando prati di assolate primavere di campi sterminati d’amore
L’odore delle infinite dinamiche, Abbarbica sui principi delle nostre sensorialità. Voci… Non fingere, perché mai l’amore sarà amore colla finzione, io ho già spezzato le serrature della mia segretezza; allora Guardami, [...]
Di affannati passi è il giorno, i pensieri s’avvinghiano confusi, alle stanze della mia tranquillità, quel che non si spetta, le vocianti glabre carni gonfia, adornandole soddisfatte…
Abrasioni Parole, che le marcite membra soccorrono, come gesti di pomice quasi stanca, levigano la porosità della vita…
Ore 13:02 e 18” Emisfero Boreale 19/04/2019 Tra dieci minuti circa la Luna sarà gravida di pienezza e emozioni... e il Sole dovrebbe indossare il suo mantello migliore... e la Rosa si spoglia di bellezza...
ORIGINE luce e oscurità materica contaminazioni iniziano a delinearsi nell’orizzonte degli eventi e con entropiche danza ci sfioriamo lungo le pareti del tempo
TEMPO Il tempo non conta il suo tempo e spesso noi siamo protagonisti distratti nel tempo alla ricerca del tempo
PRIMAVERA E piovono i baci come lingue di pioggia sulle feconde labbra della terra e dove tutto sembra muto assente la vita impasta il suo miracolo raccolgo petali d’ immensità tempi di profumo aurora della vita
Prima della krisis Stanze luride d’assenza, incendiamo Con Il Nostro Quieto Ansimare Fiumi Pastosi, Melliflue Fragranze, Scorrevano Tra Le Nostre Glabre Tremolanti Gambe
EPPUR M'ASSALE Eppur m'assale come improvviso barbaglio nella placida notte questo senso senza senso
DIVENIMMO Con i suoi OCCHI dentro ai miei OCCHI DIVENIMMO DUE puntini di sottile INFINITA VIVA LINEA E CADEMMO dentro lo spartito silenzioso dell’amore
E POI Dicono: e poi non ne rimarrà niente. forse, sospiro; tra me e me e mi congedo forse rimarranno le tumide lacrime quelle dal dolce sapore, quelle dal sapore amaro le passeggiate notturne nei boschi i risvegli di albe adorne di sorrisi ne rimarranno i luoghi dove respiravamo la nostra libertà
