Autunno
Squarci nel grigiore
D’attimi luminosi,
pesante l’aria
come piombo
la pioggia si rimbalza
esplodendo gravida
esala moltitudine d’odori,
di sapori.
un catino bolle
fette di grano cotto
nell’estremità carnale
della mia sconfinata molteplicità
e nel chiuso giorno mi riscaldavo
cullandomi tra fili intrecciati
da mani stanche
osservavo da dietro
sottilissima fragile
eterea sabbia
infinità molteplici,
di sinfonia,
le gocce d’attimi di
eterna ciclicità
mi fecero stanco
e dimenticai senza volerlo,
sulle note liquide
ricolme di vita,
la moltitudine che sono
e le convinzioni mie
caddero nell’imperscrutabile
abisso del domani.