M’ inchino alla madre terra
mani congiunte in forma di preghiera
come fossi
un bonzo
che vive
illuminato dalle cascate
di pace e spiritualità,
danzo col vento
e con la sua trama dorata,
una foglia accarezza con dolcezza
le mie gote
e una nuvola mi invita a giacere
nell’alcova dell’amore
ed è pregno d’estasi il suo sguardo,
respiro mistici
invisibili odori di rosa
è stato come un trasalir
nella foresta silente
dell’inevitabile casualità
e ho ricordato
che
quando
sono nato
gl’astri mi hanno baciato
con le loro ciglia,
e la luna mi ha donato
una lacrima di sconfinatezza
e non posso non dire
che mi sento,
e sono vivo…